A poco più di una settimana dalla morte di David Bowie, scema il clamore mediatico intorno ai dettagli delle sue ultime ore di vita, ma non accenna a diminuire l’affetto dei milioni di fan che continuano a ricordare il suo multiforme talento, il suo variopinto carisma, il suo indiscusso amore per l’arte.

MISTERO SUL CORPO DI DAVID BOWIE, CREMATO IN GRAN SEGRETO?

Blackstar è senza alcun dubbio la sua eredità più concreta e immortale, il suo messaggio d’addio a tutti coloro che in 50 anni sono stati profondamente influenzati dal Duca Bianco, ma soltanto le parole del medico di David Bowie possono aprirci gli occhi sugli ultimi mesi di vita, sulle decisioni prese poco prima di esalare l’ultimo respiro.

Il figlio Duncan Jones ha rotto il silenzio social in cui era entrato dopo aver pubblicato la foto in cui era in braccio a suo padre da piccolo, per dare voce al medico di David Bowie, che lo ha seguito nelle sue cure palliative.

LA DECISIONE DELLA MOGLIE DI BOWIE, ORA SI SA CHE…

Il dottor Mark Taubert ha voluto indirizzare alla memoria di Ziggy una lettera molto toccante in cui, oltre a ringraziarlo per gli anni ’80, il periodo berlinese e l’ultimo album, ha espresso profonda gratitudine per ciò che ha fatto a pochi mesi dalla sua morte, elevando l’artista inglese ad esempio per quanti vogliono morire in casa, assistiti solo dai familiari. 

“…Sono un medico palliativo e quello che hai fatto nel tempo prima della tua morte ha avuto un effetto profondo su me e molte persone con cui ho lavorato (..). Per me – ha scritto ancora il medico di Davi Bowie – il fatto che la tua morte a casa abbia coinciso con l’uscita del tuo album, col suo messaggio di arrivederci, nella mia mente è tutt’altro che una coincidenza. Tutto questo è stato attentamente pianificato per diventare un’opera di ‘death art’”.

BOWIE, ECCO PERCHE’ AVEVA GLI OCCHI DI COLORE DIVERSO

David Bowie aveva preso importanti decisioni prima di non essere più cosciente (pianificazione sanitaria anticipata), rinunciando per esempio alla rianimazione, col rischio di peggiorare la situazione nel paziente che potrebbe incorrere in fratture e emorragie) e affidandosi soltanto all’affetto dei suoi cari nella sua casa, lontano dall’ospedale.

Il medico di David Bowie ha raccontato nella lettera che una sua paziente – che morirà entro un anno – prenderà esempio dalla morte del cantante: “Abbiamo parlato di una buona morte, dei momenti che la precedono e di ciò a cui assomiglia. E abbiamo parlato della cura palliativa e come può aiutare. Mi ha parlato della morte della madre e del padre e del fatto che vorrebbe morire a casa, non in ospedale, né al pronto soccorso (…). Abbiamo parlato di chi potrebbe esserti vicino quando stai per esalare l’ultimo respiro e di come ti stringeranno la mano. Credo – ha concluso il dottore – che questo sia un aspetto della visione della sua morte che ha un’estrema importanza per lei e tu le hai dato la possibilità di esprimere questo desiderio personale più di quanto potessi fare io, un estraneo. Grazie”.