Scavi a Gerusalemme rivelano nuovi indizi sulla tomba di Gesù: un giardino, una necropoli e tracce compatibili con il racconto evangelico.

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Nel cuore della Città Vecchia di Gerusalemme, nella Chiesa del Santo Sepolcro, sono state effettuate scoperte che potrebbero confermare, almeno in parte, il racconto dei Vangeli. Un’équipe internazionale guidata dall’archeologa Francesca Romana Stasolla dell’Università La Sapienza di Roma ha infatti portato alla luce elementi che coincidono con la descrizione biblica della sepoltura di Gesù.

Tra le rivelazioni più interessanti c’è la conferma, tramite analisi dei pollini, della presenza di un giardino in epoca antica, compatibile con quanto riportato nel Vangelo di Giovanni: un luogo verde vicino al luogo della crocifissione. Scavi e studi condotti nella zona hanno identificato resti di un’antica cava di pietra riutilizzata come area agricola e, successivamente, come necropoli. È qui che Costantino, nel IV secolo, fece costruire il complesso monumentale dedicato alla passione di Cristo.

Ciò che rende davvero straordinario questo progetto è la sua totalità: archeologi, archeobotanici, geologi e altri esperti collaborano per creare una ricostruzione completa, storica e visiva, di uno dei luoghi più sacri al mondo. L’obiettivo? Restituire al pubblico una comprensione più profonda di ciò che avvenne davvero in quel luogo, al di là delle convinzioni religiose.

Secondo Stasolla, la forza del Santo Sepolcro non risiede solo nei dati scientifici, ma nella sua centralità spirituale: “Anche se non avessimo una prova definitiva, il valore di questo luogo è nella fede che da secoli vi si raccoglie”.

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Foto: Shutterstock