L’attentato di Parigi ha sconvolto il mondo intero, François Hollande ha dichiarato guerra alla Siria, i morti sono stati centinaia e altrettanti i feriti.

ITALIANA MORTA A PARIGI, LACRIME IN DIRETTA 

L’ISIS continua a trovare adepti per la sua causa e Le Iene, nella puntata di lunedì 16 novembre hanno rimandato in onda un servizio già trasmesso il 27 settembre scorso riguardante lo Stato Islamico.

Marco Maisano, infatti, ha condotto un’intervista choc a tre combattenti dell’ISIS prigionieri dei Peshmerga curdi indagando su come funziona il reclutamento, sul modo in cui trattano le donne, su come avviene l’indottrinamento dei terroristi e sul lauto stipendio che ricevono per unirsi a loro.

Un ragazzino è stato reclutato a soli 15 anni, i genitori pensano sia morto e sa che avrebbe fatto meglio a studiare: eppure sa che ha l’ISIS e questo è ciò che conta. Dopo un’infarinatura iniziale su come si utilizza un’arma, il ragazzo che oggi ha 18 anni è stato indottrinato sul concetto di infedele e porta ancora i segni delle violenze subite negli scontri.

Un altro terrorista ha dichiarato all’inviato de Le Iene che prima di diventare un miliziano dell’ISIS era un muratore che difficilmente arrivava a fine mese: dopo il suo ingresso nello Stato Islamico guadagna 300 dollari al mese, più di quanto avesse mai potuto sperare. L’uomo ha inoltre detto che i cristiani vengono uccisi se non si convertono o non pagano una tassa e che alcool e sigarette sono bandite, mentre le donne vengono regolarmente stuprate e poi rese schiave.

Le reazioni del web sono state forti: Le Iene sono state accusate del fatto che, intervistando i terroristi, fanno solo propaganda all’ISIS, mentre molti utenti si sono detti sconcertati e senza parole di fronte a dichiarazioni del genere.