(Adnkronos) – Genova è la città Capitale italiana del Libro per il 2023. A proclamarla, leggendo il verdetto della giuria nella sala Spadolini del Collegio Romano sede del Mic, è stato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. 

“Per l’ampiezza e l’organicità della sua proposta culturale, la città di Genova è stata alla unanimità individuata come Capitale italiana del Libro per il 2023, pur in presenza di altri progetti ugualmente elevati e meritevoli di attenzione” ha riferito Sangiuliano, leggendo le motivazioni della giuria sulla scelta del capoluogo ligure, rispetto alle altre cinque finaliste – su un totale di 14 candidature presentate – che erano Firenze, Lugo di Romagna (Ravenna), Nola (Napoli), San Quirico d’Orcia (Siena) e San Salvo (Chieti). 

“La scelta – ha proseguito il ministro della Cultura – ha tenuto presenti i programmi di valorizzazione e integrazione tanto dell’articolato sistema bibliotecario del territorio comunale quanto più in generale delle collezioni del patrimonio storico, artistico e letterario, attraverso iniziative che vanno dalle visite virtuali delle strutture bibliotecarie alle mostre contemporanee, dalle attività formative del corpo docente al coinvolgimento di giovani e anziani nei programmi di lettura”. 

Inoltre, “sono state anche apprezzate le iniziative già consolidate dal Festival della Storia a quello della Scienza fino alle mostre dell’editoria e alle fiere del libro, che contribuiscono a rendere la lettura anche uno strumento civile e di integrazione sociale. In particolare, è stata poi apprezzata la capacità di fare sistema attraverso il ricorso a energie pubbliche e private in grado di contribuire alla realizzazione di un programma idoneo e generare un ritorno per la città, sia di immagine che in termini economici”. 

“Promuovere la lettura è certamente fra i doveri fondamentali del mio ministero e la Capitale del Libro, ovvero la proclamazione della città che per un anno simboleggia il valore della lettura, è un’iniziativa che va in questa direzione” ha detto Sangiuliano dopo la proclamazione. 

“Il libro non è un semplice oggetto, è un mondo, una dimensione etica, morale e spirituale, prima ancora che uno strumento di crescita culturale – ha osservato il titolare del Mic – Ciascuno di noi, attraverso la lettura, migliora sé stesso perché è una proiezione della nostra personalità. E, per quanto mi riguarda, la lettura è come l’ossigeno, è fondamentale nella vita di una persona che si migliora quando legge un libro, perché vi trova un concetto o un’emozione”. 

Sangiuliano ha replicato poi a chi lo ha definito come “espressione di una cultura molto libresca”: “Chi lo ha fatto pensava forse di criticarmi ma secondo me mi ha fatto un bel complimento, perché io sono orgoglioso di ciò. Colleziono libri e ora mi farò consigliare per donare questa mia biblioteca, frutto anche di sacrifici economici personali. Purtroppo, conosciamo bene le statistiche italiane sulla diffusione della lettura e basta andare in treno o in bus o in metropolitana per vedere come siano sempre meno le persone che leggono e sempre più quelle che hanno in mano lo smartphone; e questo non è un bene”. 

(di Enzo Bonaiuto)