La situazione attuale nell’incremento dei casi, che oggi conta 15.199 nuovi positivi “evidenzia una duplicazione con base settimanale. La diffusione è ormai a livello comunitario, ed è ampia e diffusa a livello metropolitano, come a Milano”. Lo afferma all’Adnkronos Salute il virologo dell’Università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco. “E’ però importante che i casi non sono ancora tantissimi: riusciamo a individuare pazienti asintomatici e a livello ospedaliero la gestione è ancora possibile e le terapie intensive non sono sature. Anzi, i clinici ci segnalano che per una quota del 20-30% dei pazienti il ricovero non è così appropriato, sia in reparto che in terapia intensiva”.  

“Ma in questo momento di paura e agitazione questi pazienti vengono posti per motivi sociali o per precauzione nei reparti – spiega – Alla fine si tratta di elementi positivi, che devono far rimarcare una comunicazione che dia rassicurazione”. I coprifuoco e i lockdown parziali “fatti a Milano e in altre aree d’Italia sono iniziative utili per evitare ciò che i modelli matematici ci dicono potrebbe succedere nell’arco di 2-3 settimane”, conclude Pregliasco.