Lo scorso 19 gennaio il Ministero della Salute ha lanciato un’allerta alimentare ordinando il ritiro di alcuni lotti di alghe nori che durante i periodici controlli qualità sono risultati molto ricchi di iodio. Ecco quali sono i rischi per la salute.

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Le alghe nori per sushi sono tossiche? Ovviamente no, ma alcuni lotti a quanto pare sì. E così lo scorso 19 gennaio il Ministero della Salute ha lanciato una allerta alimentare in quanto i lotti appena citati risulterebbero contaminati da un alto contenuto di iodo. E questo è pericoloso per la salute.

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Quali sono le alghe nori ritirate

Come riporta il sito Inran.it, il Ministero della Salute ha ordinato il ritiro alimentare di tre lotti di alghe nori Yutaka per sushi. L’alta concentrazione di iodo di cui sopra è venuta fuori durante il controllo qualità periodico sui prodotti in commercio.

Nel dettaglio, si tratta dei lotti 04/11/22, 06/11/22 e 10/11/22, con medesimo termine minimo di conservazione. Il produttore delle alghe è Tazaki Foods Ltd, situato nello stabilimento di 12 Innova Way, a Enfield, nel Regno Unito. E sono commercializzate da Mpreis Warenvertriebs GmbH.

In via precauzionale, si raccomanda di non consumare il prodotto contaminato e di riportarlo indietro al punto vendita di riferimento per ottenere un eventuale rimborso.

I rischi per la salute

Ma perché troppo iodio fa male alla salute? Iniziamo col dire che esso si trova naturalmente nella tiroide, una ghiandola fondamentale per la sintesi degli ormoni tiroidei e per il controllo di alcuni funzioni vitali. Di iodio è ricco pure il sale, così come i frutti di mare o i pesci di piccole dimensioni. Spesso chi abita vicino al mare assume inconsapevolmente eccessive quantità di iodio per via atmosferica e alimentare. È questo il caso della popolazione del Giappone settentrionale che è abituata a consumare alimenti e acqua ricchi di iodio.

Un consumo eccessivo di iodio porta potenziali rischi. Tra questi iperattività tiroidea, produzione eccessiva di ormoni tiroidei, patologie legate alla tiroide, gonfiore della ghiandola. E ancora: produzione eccessiva di saliva, percezione dei sapori alterata, irritazioni cutanee e infiammazioni dell’apparato digerente.

In caso di ipotiroidismo generalmente i medici e i nutrizionisti decidono di consigliare una dieta ricca di iodio. Questo per riequilibrare le funzioni tiroidee. In ogni caso è bene non esagerare proprio per evitare di avere ulteriori rischi per la propria salute.

Foto: Shutterstock