In vista della bella stagione è possibile adottare un regime alimentare che permette di sgonfiarci e rimetterci in forma

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Il grande freddo sembra averci lasciato, la primavera è alle porte. Questo non vuol dire che è tempo solo di fare pulizia all’interno degli armadi, ma di dare una ‘rinfrescata’ anche al nostro organismo. A breve abbandoneremo i lunghi cappotti e i maglioni che nascondono la silhouette, quindi quale migliore occasione per una dieta di primavera che ci aiuti a perdere peso e a depurarci? Con qualche piccolo accorgimento non sarà difficile tornare in forma in vista della bella stagione.

Dieta di primavera, gli alimenti da preferire

La prima cosa da fare per far sì che la dieta di primavera funzioni è abbassare la glicemia. È opportuno allora fare qualche rinuncia e limitare il consumo di zuccheri semplici e complessi: vediamo come. Iniziamo con una settimana che potremmo definire d’urto, nella quale si consiglia di preferire alcuni elementi come legumi, yogurt, funghi, ricotta, agrumi, avocado, frutti di bosco, riso basmati integrale, avena, uova, pesce e carne bianca. A pranzo si potrebbe optare per un petto di pollo unito a pomodorini saltati pochi secondi in padella, un arancio e un caffè per concludere. La sera, invece, salmone fresco in padella e funghi saltati, a seguire frutti di bosco e tisana. E il pane? Facciamone a meno. Per colazione e per merenda lo yogurt con un cucchiaio di avena.

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I vantaggi della dieta di primavera

Può sembrare uno schema alimentare rigido, in realtà evita l’accumulo di grasso e riduce le impennate di insulina, ormone che causa la formazione dell’odioso grasso molle, e fa anche sparire la fame nervosa. Altro dettaglio da non sottovalutare è che dando un taglio ai carboidrati raffinati aumenta il potere saziante dei pasti e ci si può concedere qualche sgarro. I cibi con cui si può trasgredire sono: ananas fresco, kiwi, riso integrale, couscous integrale, banana, miele, orzo perlato e prugne secche. In piccole porzioni, però.

I cibi da evitare

Dimentichiamoci invece, almeno per 7 giorni, zucchero bianco e zucchero scuro, marmellate, farine e prodotti da forno, snack, budini cioccolato e dolci, patate fritte, frutta secca, birra, bibite, succhi di frutta e aperitivi.