L’organismo ci invia campanelli d’allarme precisi per dirci che stiamo assumendo troppi zuccheri: ecco quali sono

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Mangiare troppo zucchero chiaramente non è una brillante idea. Come in tutte le cose bisogna saper trovare una via di mezzo. Non stiamo dicendo infatti che si debbano eliminare gli zuccheri dalla propria dieta, ma eccedere con le quantità fa male alla salute. Il corpo, come al solito, quando qualcosa non va ci manda dei segnali che funzionano come campanelli d’allarme. Sta a noi non ignorarli e provare a decifrarli, ovviamente anche con l’aiuto di un medico.

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I campanelli d’allarme

Nel caso specifico sono diversi i segnali che l’organismo ci invia per farci capire che stiamo assumento troppo zucchero. Come riporta Ok-salute.it, la pelle assume un colorito spento e spesso reagisce con qualche brufolo. L’acne riguarda più che altro le donne. Il consumo eccessivo di zucchero contribuisce a uno squilibrio degli ormoni femminili durante le mestruazioni. Con il tempo lo zucchero danneggia collagene ed elastina, portando alla comparsa prematura di rughe e segni d’invecchiamento.

Troppo zucchero crea dipendenza…

Se mangiamo tanti dolci le papille gustative si abituano velocemente alle grandi quantità. Per questo per sentirne il sapore abbiamo bisogno di mangiarne sempre di più. Lo zucchero agisce proprio come la droga o l’alcol.

Fin da bambini ci viene detto che troppo zucchero provoca la carie ai denti. I batteri della bocca infatti si nutrono di dolci creando acidi dannosi che attaccano lo smalto. Per questo motivo è importante lavarsi i denti dopo aver mangiato dolci.

… e dà poca energia

Troppo zucchero può paradossalmente fornirci poca energia. Il glucosio infatti è essenziale per la produzione di energia, ma i suoi livelli devono essere bilanciati. Assumendone troppo possiamo avere ripercussioni negative proprio in questo senso.

Infine, una quantità eccessiva di zucchero porta gonfiore addominale. Responsabile in questo caso è il fruttosio, che il corpo fatica ad assorbire e quindi fermenta nell’intestino. I batteri negativi che vivono nell’intestino, infatti, gradiscono in modo particolare il fruttosio.

Nota: il presente articolo è il frutto di una ricerca e di una elaborazione di notizie presenti sul web. Con la presente l’autore, la redazione e l’editore declinano ogni responsabilità e invitano i lettori ad eseguire un’attenta verifica e a rivolgersi sempre ad un medico specialista.