Jerry Calà rappresenta per molti italiani una figura che riporta ai mitici anni ’80. Prima che il ‘cinepanettone’ diventasse un’istituzione Calà, insieme a Boldi e a De Sica, ha accompagnato le serate di almeno un paio di generazioni.
UN' ICONA DEI CINEPANETTONI DICHIARA: NON LAVORERO' MAI PIU' CON LUI, ECCO PERCHE'
La sua comicità non è mai stata troppo ragionata, da qualcuno è stata definita un po’ grossolana e dalla battuta facile. Fatto sta che, a distanza di trent’anni, il suo personaggio è intatto e non ha perso lo smalto.
Ospite del late show di Rai Due ‘I sorci verdi’, un esperimento televisivo coraggioso e divertente, condotto magistralmente da un J-Ax ironico e molto in forma, Jerry Calà si è voluto cimentare con il rap.
E naturalmente l’ha fatto a modo suo, con un siparietto che definire trash è poco.
Jerry Calà si è esibito sulle note di ‘Ocio’, un rap che riprende uno dei suoi storici tormentoni ed ha vestito i panni del rapper americano con donne seminude, pellicce ed alcool a fiumi.
A partire da ‘Ocio’, Jerry Calà ha inserito nel testo della canzone tutti i suoi storici tormentoni come ’Libidine’ o ‘Non sono bello, piaccio’, facendo dei riferimenti anche al suo vecchio amico Umberto Smaila ed alla sua ex moglie Mara Venier. Il video che lo vede protagonista è stato pubblicato sulla pagina ufficiale de ‘I sorci verdi’, raggiungendo in poche ore le 221.531 visualizzazioni e circa 4.600 condivisioni, divenendo a tutti gli effetti un cosiddetto ‘video virale’.




