Alcuni studi evidenziano la correlazione tra lunghezza dell’anulare rispetto all’indice e tratti della personalità. Ti ritrovi in quel che dice la scienza?

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Avete mai fatto caso alla lunghezza del vostro anulare rispetto al resto della mano? Probabilmente no, eppure a quanto pare sarebbe indizio di alcuni tratti della personalità, e non solo. A dirlo sono alcuni ricercatori britannici e statunitensi che appunto hanno studiato la lunghezza delle dita della mano per capire se ha a che fare con lo sviluppo dell’organismo e con la personalità. Ecco perché si parla di “teoria dell’anulare”.

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Che cosa l’anulare dice di una persona

Gli studiosi dell’Howard Hughes Medical Center hanno scoperto che in genere sono gli uomini ad avere l’anulare più lungo del dito indice. Ciò corrisponderebbe ad una maggiore produzione di testosterone da parte del corpo. Le donne invece lo hanno più corto rispetto all’indice.

Non solo tratti della personalità. Gli esperti hanno studiato la lunghezza delle dita anche in riferimento alle capacità di apprendimento, alla probabilità di contrarre delle malattie, e al grado di fertilità.

Anulare e indice: le considerazioni degli studiosi

Chi ha l’anulare più lungo rispetto all’indice tende a essere affascinante, è molto competitivo e a volte può diventare aggressivo. È una persona saggia e intelligente, e ha una personalità tendenzialmente mascolina.

Nel caso di anulare più corto dell’indice invece si parla di persona molto determinata, che punta a raggiungere i propri obbiettivi e pronta ad aiutare chi è in difficoltà. L’anulare più corto dell’indice è associato ad una personalità più femminile.

E quando anulare e indice sono lunghi in egual misura? Siamo di fronte a una persona che cerca sempre di mantenere le situazioni pacifiche e di evitare i conflitti. In genere sono persone molto organizzate, quiete e fedeli. Malgrado ciò, però, possono essere anche un po’ permalose.

Non solo personalità, ma anche malattie

Martin Cohn, a capo dello studio come riporta Greenme.it, ha commentato: “La scoperta che la crescita delle dita in via di sviluppo è controllata direttamente dall’attività dei recettori degli androgeni e degli estrogeni conferma che le proporzioni delle dita sono una firma permanente del nostro ambiente ormonale precoce.

Oltre a comprendere le basi di una delle differenze più bizzarre tra i sessi, è eccitante pensare che le nostre dita possano dirci qualcosa sui segnali a cui siamo stati esposti durante un breve periodo del nostro tempo nel grembo materno. Prove crescenti che un certo numero di malattie degli adulti hanno origini fetali. Con i nuovi dati, abbiamo dimostrato che il rapporto tra le cifre riflette la propria attività prenatale di androgeni ed estrogeni e questo potrebbe avere un certo potere esplicativo”.

Foto: Shutterstock