Posto il fatto che chi lavora in televisione guadagna – a prescindere dalle reti – un bel gruzzoletto all’anno, Renato Brunetta, durante la discussione sulla riforma Rai presso l’Aula di Montecitorio, ha voluto rendere noti i cachet di conduttori e vertici di Viale Mazzini.

CHIESTE LE DIMISSIONI DI BRUNO VESPA 

In Parlamento si discute da giorni sulla possibilità di secretare i compensi superiori ai 200 mila euro stipulati sulla base di contratti di prestazioni artistiche: un argomento che divide in due la nostra classe dirigente e che scuote – o almeno dovrebbe – le coscienze di molti.

L’esponente di Forza Italia ed ex Ministro per la Pubblica Amministrazione ha sciorinato in Parlamento cifre e numeri relativi agli stipendi di personalità di spicco della Rai come Fabio Fazio e Luciana Littizzetto.

 

“5-6 milioni in due o tre anni” per Fabio Fazio, “20 mila euro a puntata” per Luciana Littizzetto, "500mila euro annui" per Massimo Giletti superato dai600 mila euro annui” del conduttore di Ballarò, Massimo Giannini: queste le dichiarazioni di Brunetta, che poi ha passato in rassegna i compensi del direttore generale Rai Antonio Campo dall’Orto, il cui cachet sarebbe “tre volte superiore al tetto di 240mila euro” e Monica Maggioni, anche lei ben oltre la soglia massima.

“Non è accettabile la demagogia a buon mercato – ha continuato Brunetta – che si fa in trasmissioni come L’Arena sui vitalizi dei parlamentari e poi non si sente l’esigenza di rendere pubblici i propri compensi. Mi piacerebbe – ha incalzato – che Giletti mi dicesse quanto guadagna: così scopriremmo che guadagna due o tre volte quello che prende un deputato e che Fazio guadagna 7-8, forse 10 volte di più, rispetto a un deputato”.