Un nuovo studio conferma il legame tra carenza di vitamina D e il rischio di sviluppare malattie degenerative come l’Alzheimer.

La carenza di vitamina D è una condizione che dovremmo proprio evitare. Il nostro organismo, infatti, quando si vede privato di tale elemento va in sofferenza e rischia di presentarci un conto salato. C’è uno studio, a tal proposito, che suggerisce come specie in tarda età esista un legame tra carenza di questa vitamina e lo sviluppo di malattie degenerative come l’Alzheimer.

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Il legame tra carenza di vitamina D e demenza

Tale ricerca, come riporta il sito Greenme.it, ha rilevato diversi aspetti. Innanzitutto che una carenza di vitamina D è associata a volumi cerebrali inferiori e ad un aumentato rischio di demenza e ictus. Le analisi genetiche hanno supportato un effetto causale della carenza di vitamina D e della demenza. Inoltre in alcune popolazioni fino al 17% dei casi di demenza potrebbe essere prevenuto portando tutti a livelli normali di vitamina D (50 nmol/L).

Ma che cos’è la demenza? Si tratta di una sindrome cronica o progressiva, che porta al deterioramento della funzione cognitiva. Nel mondo, più di 55 milioni di persone soffrono di demenza, e ogni anno sono 10 milioni i nuovi casi diagnosticati.

Lo studio

Lo studio di cui sopra, supportato dal National Health and Medical Research Council, ha analizzato i dati di 294.514 partecipanti della Biobanca britannica. La ricerca ha esaminato l’impatto della carenza di vitamina D (25 nmol/L) e il rischio di demenza e ictus.

Ebbene gli studiosi hanno spiegato quanto segue: “La vitamina D è un precursore dell’ormone che è sempre più riconosciuto per gli effetti diffusi, anche sulla salute del cervello, ma fino ad ora è stato molto difficile esaminare cosa accadrebbe se potessimo prevenire la carenza di vitamina D”.

“In alcuni contesti in cui la carenza di vitamina D è relativamente comune, i nostri risultati hanno importanti implicazioni per i rischi di demenza. In effetti, in questa popolazione del Regno Unito abbiamo osservato che fino al 17% dei casi di demenza sarebbe potuto essere evitato aumentando i livelli di vitamina D in un intervallo normale”.

Da ciò si evince quanto sia importante tenere sotto controllo i livelli di vitamina D, per non correre il rischio di mettere a repentaglio la nostra salute.

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