Immaginate Firenze negli ’70-80 che brulica di vita e quattro discoli ragazzini che si divertono a mettere scompiglio per i vicoli del capoluogo toscano, fanno scherzi a più non posso, e che oggi sono affermati personaggi della tv e del cinema.
GRILLO E M5S, E’ GUERRA CONTRO…
Leonardo Pieraccioni, Carlo Conti, Giorgio Panariello e Massimo Ceccherini insieme ne hanno combinate di tutti i colori sin da piccoli, d’altronde i toscanacci doc hanno l’indole burlona nel sangue. Tra le vittime preferite del gruppo di scalmanati – e soprattutto di Ceccherini, a quanto pare il più dispettoso – c’era Matteo Renzi, oggi il one man della nostra politica.
In passato invece era un chierichetto poi divenuto scout che, senza prendersela, ha subito scherzi e angherie dai suoi ‘amichetti’ più grandi.
A rivelarlo è stato Massimo Ceccherini in una intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano: “Da bambino ha subito uno dei primi casi di bullismo: quando passava dalle nostre parti, poteva accadere qualunque cosa. Dai gavettoni a crescere – ha ammesso l’attore – io ero specializzato nel grattargli la testa con le nocche. Urla di dolore. Una volta è andata anche peggio: gli abbiamo tirato giù i pantaloni e lo abbiamo frustato sul culo con l'ortica”.
“Però devo ammettere una cosa – ha precisato la spalla di Pieraccioni – non se la prendeva, e noi a insistere”. Un paio di anni fa, Massimo Ceccherini aveva avuto modo di parlare di Matteo Renzi, quando – interrompendo un’intervista al Premier – dichiarò ai giornalisti: “Io Renzi lo conosco da bambino, è veramente un grand'uomo”.




