Il caldo anomalo coinvolge anche l’ottobrata: cosa dobbiamo aspettarci nelle prossime stagioni?

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Settembre 2023 è entrato nella storia come il settembre più caldo mai registrato a livello globale, superando il record precedente del 2020 con un margine straordinario. Questa anomalia climatica è iniziata già a giugno, con una serie di record mensili globali che hanno segnato l’intera estate. E la situazione meteorologica non sembra migliorare, come dimostrato dalle temperature massime che hanno superato i 30 gradi a Roma solo ieri.

Le condizioni del Niño nel Pacifico orientale equatoriale hanno continuato a svilupparsi, influenzando il clima globale e portando a condizioni più umide del normale lungo molte parti della costa occidentale dell’Europa, inclusa la penisola iberica occidentale, l’Irlanda, la Gran Bretagna settentrionale e la Scandinavia. Allo stesso tempo, regioni come l’Europa, il sud-est degli Stati Uniti, il Messico, l’Asia centrale e l’Australia hanno sperimentato una maggiore aridità, con il mese di settembre 2023 che è stato il più secco mai registrato in alcune di queste aree.

L’Ottobrata, termine che tradizionalmente indica un ottobre caratterizzato da temperature miti e poco autunnali, sembra stia prendendo una piega diversa quest’anno: L’Italia e l’Europa sono attualmente sotto l’influenza dell’anticiclone Apollo, che ha portato a picchi di temperatura sorprendenti in molte città italiane, come Roma e Firenze, con temperature che hanno superato i 32-33 gradi. Situazioni simili sono state osservate in altre parti d’Europa, con Siviglia che ha raggiunto i 37°C e alcune località francesi che hanno toccato i 35°C.

Samantha Burgess, vicedirettrice di Copernicus, ha dichiarato che la Terra sta seguendo una traiettoria per diventare l’anno più caldo mai registrato, con una temperatura media che è circa 1.4 gradi Celsius più alta rispetto al periodo preindustriale. Questi dati mettono in evidenza l’urgente necessità di affrontare il cambiamento climatico e adottare misure per ridurre le emissioni di gas serra, al fine di mitigare gli impatti sempre più evidenti del riscaldamento globale sulla nostra atmosfera e sul nostro clima.

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Come se non bastasse, le previsioni stagionali del Centro Europeo indicano un’estensione del caldo fino a Natale, un’anomalia climatica che potrebbe stravolgere l’autunno e l’inizio dell’inverno. Questa anomalia climatica è evidenziata dalle previsioni dei modelli climatici, che prevedono un caldo fuori dal comune per le prossime settimane, nonché per novembre e dicembre.

Tuttavia, nonostante l’apparente piacevolezza del sole e del caldo prolungato, si deve stare attenti, poiché aumenta il rischio di pericolose alluvioni lampo a causa dell’accumulo di calore nell’atmosfera e nei mari. L’accumulo di calore nell’atmosfera porta all’accumulo di vapore acqueo, che può causare forti precipitazioni quando un fronte d’aria fredda incontra una massa d’aria calda.

Le previsioni per dicembre, compreso il periodo natalizio, indicano un caldo al di fuori delle normali aspettative. Queste condizioni stanno aumentando il rischio di eventi meteorologici estremi, tra cui i “Medicane” (tempeste tropicali del Mediterraneo) nelle aree meridionali.

Foto: Shutterstock