Avete mai sentito parlare del “Test di Stroop”? Ecco cosa può significare per la salute del nostro cervello.

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Esiste un test, messo a punto dallo psicologo Ridley Stroop, in grado di rivelare la buona funzionalità del nostro cervello e il suo grado di attenzione. Si tratta di un test in grado di valutare l’attenzione selettiva, ovvero la capacità di risposta corretta in condizioni in cui si verificano delle interferenze di stimoli. Ne avete mai sentito parlare? Magari non lo conoscete come “test di Stroop” ma siamo certi che in giro sui social network vi siate imbattuti in esso almeno una volta. Non ci resta che andare a scoprire insieme di cosa si tratta e a capire cosa significa quando non riusciamo a dare la risposta corretta.

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Il Test di Stroop: attenzione alla parola e al colore!

Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Il test di Stroop è stato ideato negli anni ’30 da un medico statunitense ed è ancora ampiamente utilizzato. Questo esercizio prevede la presentazione di parole che indicano dei colori, scritte però in colori diversi da quelli che rappresentano. Ad esempio, si può vedere la parola “rosso” scritta in verde o “giallo” scritto in blu.

Durante il test, il partecipante deve dire ad alta voce il colore dell’inchiostro e non leggere la parola stessa: se “giallo” è scritto in blu, la risposta corretta sarà “blu”.

Mentre per molti può sembrare un facile giochetto, per altri rispondere correttamente può risultare anche molto difficile.

E sono proprio le difficoltà a poter indicare un malfunzionamento del cervello, un deficit dell’attenzione, stanchezza, affaticamento o persino una malattia neurodegenerativa. Nei casi più gravi, infatti, può indicare la compromissione delle funzioni esecutive, delle abilità cognitive o addirittura una qualche forma di demenza.

Tuttavia, è importante notare che il test di Stroop non è un test diagnostico, ma può solo dare delle indicazioni. Tra l’altro, ha valore solo se somministrato da un neuropsicologo, che potrebbe anche combinarlo con altri esami più approfonditi.

Foto: Shutterstock