Elon Musk prevede un futuro dominato da un’IA sovrumana entro il 2025: quali sono le sfide e le opportunità che ci attendono?

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La mente di Elon Musk è un campo di battaglia tra visioni audaci del futuro e profonde preoccupazioni per l’umanità. Proprio di recente, durante un’intervista con Nicolai Tangen, CEO di Norges Bank Investment Management, Musk ha lanciato la sua “profezia”: entro il 2025 potrebbe emergere un’intelligenza artificiale sovrumana, in grado di superare l’intelletto umano.

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Elon Musk, i timori per l’umanità

Questa non è la prima previsione di Musk riguardo all’IA; già in passato aveva ipotizzato scenari simili, ma ora sostiene che gli sviluppi tecnologici procedano a una velocità superiore alle previsioni, anticipando così l’avvento di macchine “superintelligenti”.

Le parole di Musk, se da un lato portano una ventata di entusiasmo per l’innovazione tecnologica, dall’altro sollevano timori legittimi riguardo al futuro dell’umanità. L’idea di un’IA che supera la mente umana evoca immagini di un mondo in cui le macchine detengono il controllo, con conseguenze imprevedibili e, potenzialmente, catastrofiche per la società.

Intelligenza Artificiale, i consumi legati allo sviluppo tecnologico

Una delle sfide principali che Musk identifica nello sviluppo di intelligenze artificiali è la questione dei chip. Lui stesso ha sottolineato che per addestrare il suo modello Grok 2 sono stati necessari circa 20 mila chip Nvidia, mentre per Grok 3 ne serviranno 100 mila del modello H100. Questa corsa verso la potenza di calcolo sempre maggiore solleva domande etiche e pratiche riguardo alle risorse necessarie e all’impatto ambientale di tale sviluppo tecnologico.

Musk ha sollevato più volte l’allarme riguardo agli impatti potenzialmente negativi dell’IA, equiparando la situazione a scenari apocalittici come quelli descritti nei film di “Terminator”. Questo richiama l’attenzione sulla necessità di una regolamentazione e di un controllo accurati sull’evoluzione dell’IA, al fine di garantire che le sue potenzialità siano utilizzate per il bene dell’umanità e non a suo discapito.

Foto: Kikapress