Scopri le ultime previsioni meteorologiche per l’Italia e gran parte dell’Europa centro-meridionale: un’anticipazione dell’estate porta un’ondata di caldo anomalo

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Una vera e propria anticipazione dell’estate sta per interessare l’Italia e gran parte dell’Europa centro-meridionale a causa di un’anomala ondata di caldo che si protrarrà per circa una settimana. Questo evento è dovuto all’arrivo di un’alta pressione di origine africana che porterà cieli sereni e temperature nettamente superiori alle medie stagionali.

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Le temperature aumenteranno significativamente, con picchi che potrebbero superare di 5-8 gradi le medie del periodo. Durante il weekend, si prevedono temperature massime fino a 24-28 gradi, con punte vicine ai 30 gradi in alcune zone.

Anche la settimana successiva sarà caratterizzata da un clima stabile e molto caldo. Anche se è previsto un indebolimento dell’alta pressione verso metà settimana con il passaggio di un sistema nuvoloso che potrebbe portare precipitazioni solo sull’estremo Nord-Ovest.

Caldo anomalo in arrivo: le cause

Secondo gli esperti, questo tipo di situazione è causato da correnti calde provenienti dall’Africa sahariana, richiamate verso l’Europa da un’area di bassa pressione sull’Atlantico. L’alta pressione porterà ad un aumento delle temperature, coinvolgendo l’intera Europa centrale e meridionale con valori localmente eccezionali.

Le temperature elevate coinvolgeranno anche Paesi come Germania, Francia e Polonia, con valori fino a 10-12 gradi superiori alle medie. Anche se è previsto un temporaneo attenuarsi dell’ondata di caldo intorno al 10-11 aprile, l’alta pressione dovrebbe tornare a dominare nel medio-lungo periodo.

Le conseguenze del caldo anomalo

Questo caldo estivo anticipato solleva preoccupazioni riguardo alle conseguenze sul clima e sull’ambiente, richiamando l’attenzione sull’importanza della lotta ai cambiamenti climatici. Il caldo anomalo può infatti influenzare la produzione agricola, far aumentare aumentare il consumo di acqua per l’irrigazione e per raffreddare case e infrastrutture (e di conseguenza far salire la domanda di energia elettrica) e influenzare gli ecosistemi naturali.

Foto: Shutterstock