Il segreto della longevità nei supercentenari non è più un segreto
Arrivare a spegnere 100 candeline è già di per sé una impresa degna di nota, ma superare i 110 anni significa diventare supercentenari, il che è un fatto letteralmente più unico che raro: ma qual è il segreto della longevità? Finalmente, sono emersi dati scientifici chiari e incontrovertibili sul motivo per cui alcuni riescono a vivere molto più di altri: a quanto pare hanno un sistema immunitario speciale!
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È quanto emerso da una ricerca condotta dagli scienziati del Riken Center for Integrative Medical Science e della Keio University School of Medicine in Giappone, pubblicata sulla rivista specializzata Proceedings of the National Academy of Sciences.
Il segreto della longevità? I supercentenari hanno un sistema immunitario diverso dagli altri
I ricercatori hanno esaminato a fondo il sistema immunitario di 7 supercentenari e lo hanno paragonato a quello di 5 soggetti di età compresa tra i 50 e gli 80 anni. I numeri sono da brividi: attraverso l’analisi dell’RNA, infatti, gli scienziati hanno osservato 41.208 cellule immunitarie di ultracentenari e 19.994 unità cellulari dei volontari più giovani concludendo che il segreto della longevità è caratterizzato dall’eccesso di cellule CD4, un sottogruppo dei linfociti T, che hanno proprietà citotossiche (cioè in grado di uccidere e debellare altre cellule).
Nei più giovani, invece, questa tipologia di cellule non ha le stesse funzionalità, ma è di supporto; inoltre il team che ha lavorato a questo studio ha analizzato il sangue di due supercentenari scoprendo che parte di queste cellule rappresentavano la progenie di una singola cellula antenata.
I sardi vivono di più anche per via dei loro denti
È anche emerso, di recente, che la popolazione dei sardi che vive ben più della media italiana e mondiale, deve questa speciale caratteristica ai denti. Sì, avete letto bene e il motivo è presto detto.
Il professor Germano Orrù del servizio di Biologia molecolare dell’Aou di Cagliari, insieme al suo team, ha studiato i batteri rilevati nella placca dentale degli avi dei sardi: è emerso che mangiando meno carne e più verdure abitualmente, hanno un minor rischio di contrarre malattie cardiovascolari o autoimmuni.
“Un numero troppo elevato di batteri anaerobi fa sì che questi possono attraversare le barriere tessutali ed entrino in circolo sanguigno esponendoci a malattie come l’artrite reumatoide, o patologie come l’aterosclerosi” ha spiegato il professore.