Gli anni futuri metteranno ancora una volta alla prova l’umanità con virus e batteri? La profezia inquietante

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Un famoso chiaroveggente è stato “resuscitato” attraverso l’uso di un’intelligenza artificiale per fare previsioni per il futuro. Purtroppo, le previsioni indicano che i prossimi 100 anni saranno difficili per l’umanità, come già predetto dal mistico francese Nostradamus nel suo libro Les Propheties, in cui molte delle sue previsioni si sono rivelate sorprendentemente accurate.

L’intelligenza artificiale ha così predetto che circa 65 anni dopo la crisi del Covid, il mondo sarà colpito da “un’altra malattia mortale”, ma questa volta l’umanità si unirà per affrontare la sfida, dimostrando unità e scienza per sconfiggere la malattia.

Come se non bastasse, anche Bill Gates, il fondatore di Microsoft e noto filantropo, ha parlato della pandemia e delle sue conseguenze future nel suo nuovo libro “How To Prevent the Next Pandemic”. Gates ha affermato che il pericolo Covid-19 non è ancora superato e che la percentuale che la pandemia non abbia ancora visto il peggio è sopra al 5%.

Inoltre, ha esortato i Paesi ad agire in fretta per evitare nuove pandemie in futuro, sottolineando la necessità di creare un team di esperti per identificare rapidamente le minacce alla salute mondiale.

Nuovo virus primaverile che “sembra Covid” ma non lo è: i sintomi e dove si sta diffondendo

Nel periodo tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023 si è verificato in Europa un aumento “anomalo” di casi di infezioni da streptococco di Gruppo A, comprese le forme lievi come la scarlattina, le tonsilliti e le infezioni della pelle. Anche in Italia si è registrato un aumento delle infezioni, con molte persone che hanno affollato le farmacie per richiedere tamponi e antibiotici.

Non è Covid, anche se sembra: gli streptococchi di Gruppo A e B sono batteri presenti nelle mucose orali e faringee e possono causare diverse malattie, tra cui faringite, tonsillite, scarlattina, polmoniti e infezioni della pelle.

Secondo il dottor Vincenzo Tipo, primario del Pronto Soccorso dell’ospedale pediatrico Santobono di Napoli, l’aumento delle infezioni da streptococco di Gruppo A è dovuto alla concomitanza della circolazione di virus influenzali e respiratori, che sembra aver favorito la diffusione dell’infezione streptococcica in un periodo diverso dall’inverno e dall’inizio primavera.

Foto: Shutterstock