Nuove scosse di terremoto riaccendono i timori attorno al supervulcano d’Italia
Quattro nuove scosse di terremoto ravvicinate sono state registrate il 27 dicembre: l’epicentro in mare all’altezza di Pozzuoli (Napoli), riaccende le preoccupazioni attorno al supervulcano dei Campi Flegrei.
La zona è costantemente monitorata per via della sua stessa natura, che vede spesso anche il mare ritirarsi, o meglio: non è il mare ad essersi ritratto, bensì il suolo ad essersi sollevato. Si chiama bradisismo, fenomeno ben conosciuto e spiegato da Giuseppe Natale, ricercatore dell’Istituto italiano di Geofisica e Vulcanologia.
L’Italia è conosciuta per essere dal punto di vista geofisico una zona sismica e vulcanica e una delle minacce più pericolose del mondo si trova proprio nel Bel Paese. Si tratta dei Campi Flegrei, un’area molto vasta che si estende a Nord-Ovest di Napoli. La pericolosità è data dal fatto che si tratta di un’area di origine vulcanica attiva e si estende per quasi 200 km quadrati.
I Campi Flegrei danno origine al fenomeno del bradisismo, chiamato anche “respiro vulcanico”, per il quale il terreno si alza e si abbassa continuamente ogni qual volta i flussi magmatici risalgono verso la superficie.
L’attività vulcanica della zona è divisa in epoche intervallate da inattività (detta quiescenza). L’ultima eruzione è avvenuta nel 1538, dopo 3mila anni di inattività. Gli scenari ipotizzati in caso di eruzione ovviamente hanno del catastrofico, essendo una situazione in cui esistono più bocche vulcaniche. Secondo la Protezione Civile, una ipotetica futura eruzione assomiglierebbe a un’esplosione con blocchi infiammati lanciati in aria e una scena sicuramente apocalittica.
Prevedere se e quando accadrà è quasi impossibile ma nonostante questo ci sono studi, come quello di Eleonora Rivalta che, attraverso calcoli statistici, provano a prevedere il periodo più probabile per le future eruzioni. Per questo, i Campi Flegrei sono costantemente monitorati dalla Protezione Civile.
Tuttavia, “è stato fatto l’errore di considerarla un’area qualsiasi, è densamente abitata, c’è un’ippodromo e una base militare, ma è un’area attiva e potenzialmente molto pericolosa” ha spiegato a la Stampa Mario Tozzi, saggista e conduttore.
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