Per Barbara D’Urso lo stesso destino di Mike Bongiorno? Il racconto dell’allontanamento da Mediaset dei due è molto simile…

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Barbara D’Urso è tornata in televisione dopo più di nove mesi: lo ha fatto nel salotto di quella che era stata la sua concorrenza, ovvero Domenica In di Mara Venier, raccontando una storia che a molti ha ricordato quella di Mike Bongiorno. Quale? La conduttrice fu scaricata da un giorno all’altro dal Biscione di Piersilvio Berlusconi, senza nemmeno una telefonata. Insomma, un racconto che ricorda da vicino quello del celebre conduttore de La Ruota della Fortuna. Possibile che sia un modus operandi della rete anche nei confronti di quei conduttori così legati all’azienda tanto da diventare suoi simboli? Andiamo a scoprire cosa ha raccontato nel dettaglio la divina Carmelita e cosa disse all’epoca Bongiorno.

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Barbara D’Urso come Mike Bongiorno: il racconto di quello che è successo da Mediaset

Barbara D’Urso è tornata in televisione, ospitata a Domenica In da Mara Venier: la conduttrice ha esordito con un “Non vado in tv da nove mesi e un giorno”, ma nel corso del suo intervento si è lasciata andare anche a qualche nota meno positiva.

Sono serena, anche professionalmente – ha detto – Il dolore per quello che mi è accaduto c’è ancora. È stata la modalità con cui sono stata strappata da quello che era la mia vita il 26 giugno alle 16.10. A Mediaset sono stata 23 anni e per 16 sono andata in diretta tutti i giorni. L’azienda mi ha dato tanto e io ho dato tantissimo. Anche durante il Covid, quando tutti stavano a casa, ho continuato la mia trasmissione per tenere compagnia agli italiani, farli cantare sul balcone ed informarli sulla pandemia”.

Insomma, in molti nelle parole di Barbara D’Urso ci hanno visto un parallelismo con Mike Bongiorno, che nel 2009 parlò più o meno negli stessi termini in un’intervista a Fabio Fazio: “A Natale non è arrivato il rinnovo del contratto; un funzionario mi ha detto ‘ha tutto in mano Piersilvio, non abbiamo soldi quindi non rinnoviamo il contratto’. Il fatto è che non mi hanno neanche chiamato, non mi hanno avvertito, non si sono fatti sentire neanche per i saluti. Ci sono rimasto male e ho sofferto molto. Sono spariti tutti“.

E anche a Silvio Berlusconi, all’epoca, fu difficile arrivare: “L’ho chiamato a novembre, sono più di cinque mesi e non mi ha mai richiamato. Sono molto triste e mi chiedo cosa ho fatto? Qualcosa di brutto? Lavori 30 anni con un gruppo e di colpo sei fuori. Quando a Natale ho cercato di fare gli auguri a Silvio la segretaria mi ha risposto: ‘c’è una lunga lista di attesa, la richiamiamo’. A me? Cose da pazzi“.

Photo Credits: Kikapress