Le parole di Gino Cecchettin a Che Tempo che Fa ed un bellissimo discorso: ecco cosa ha detto il papà di Giulia da Fabio Fazio.

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Gino Cecchettin è stato ospitato da Fabio Fazio nella puntata di Che tempo che fa andata in onda lo scorso 10 dicembre sul NOVE, dove ha parlato dell’omicidio della figlia Giulia con parole misurate e facendo un discorso bellissimo, che ha raccolto immediatamente il plauso dei telespettatori. Il suo messaggio, rivolto al futuro nonostante una tragedia come quella che ha vissuto, è infatti un monito per tutti.

Giulia Cecchettin: il messaggio del papà Gino a Che tempo che fa

Andiamo con ordine e partiamo dal principio. “Questa trasmissione va in onda da 21 anni. Abbiamo sempre scelto di non entrare nelle vicende private, soprattutto quelle più dolorose e addirittura indicibili, salvo nel caso di Giulio Regeni e nel caso che tratteremo questa sera. Perché quando queste vicende private hanno un valore sociale e addirittura politico, con un impatto così evidente sulla vita di tutti noi, allora forse è bene provare in punta di penna ad affrontare. E questa sera vorrei dire grazie per la fiducia che ci ha accordato“, ha detto Fabio Fazio presentando Gino Cecchettin.

Il papà di Giulia è entrato in studio visibilmente commosso, tra gli applausi del pubblico in studio, che si è alzato per salutarlo.

L’uomo ha affrontato la vicenda con tanta lucidità: “Ho cercato di astrarmi dal mero dolore per cercare di capire, per prima cosa, cosa avessi sbagliato io, e poi per cercare di dare aiuto a chi ancora può salvarsi. Ho cercato di capire le cause che mi hanno fatto vivere questa tremenda avventura, e una possibile soluzione ammesso ci sia. Mi trovo a combattere mio malgrado una battaglia: una battaglia di cui io stesso non ero a conoscenza prima”.

Si è parlato tanto di patriarcato, e Gino Cecchettin, a Che tempo che fa, ha detto ancora una volta la sua sull’argomento: “Patriarcato significa che c’è un concetto di possesso, è quello il cuore della faccenda. La donna vista come proprietà di qualcun altro. Utilizziamo al giorno d’oggi espressioni come ‘la mia donna’. Sembrano innocue ma non è così. Son quei retaggi culturali che arrivano dal passato e che ancora oggi rimangono. Nella maggior parte dei casi non producono danno ma nel caso di persone che sono più deboli, più fragili, che non riescono ad accettare la libertà della donna, sfocia nella violenza e ancor peggio nel femminicidio”.

Ai funerali hai detto che dobbiamo essere agenti di cambiamento. Da dove ci consigli di cominciare?”, ha quindi chiesto il conduttore. E lui ha risposto: “Stavo parlando con un amico l’altro giorno e mi è uscita l’espressione ‘facciamo un discorso da uomo a uomo’ – replica il padre di Giulia Cecchettin – Tac, mi sono bloccato subito, forse è quella è un’espressione da patriarcato. Poi siamo genitori e inconsciamente educhiamo in una maniera tale da far sì che la società non cambi, che il padre sia ancora padrone. Dovremmo dare un altro tipo di messaggio”.

Infine, prima di lasciare lo studio, ha chiuso: “Io voglio essere come Giulia. Ho concentrato tutto il mio cuore e la mia forza su di lei, sono riuscito ad azzerare l’odio e la rabbia. Forse questo ragionamento può sembrare troppo razionale, ma io voglio amare, non voglio odiare, comunque l’odio ti porta via l’energia. Invito i maschi a dire ‘ti amo’ alle loro compagne, alle loro mogli. ‘Ti amo’ e non ‘ti voglio bene’, ditelo spesso e ogni volta. Ma fatelo in questo momento”.

Fabrizio Corona attacca Fabio Fazio dopo l’intervista a Gino Cecchettin: ‘La D’Urso era più sincera’. Quel gesto di Fazio criticato sui social

L’intervista però non ha mancato di alzare un polverone sui social, dove Fabrizio Corona si è scagliato contro Fabio Fazio e l’ospitata di Gino Cecchettin a Che tempo che fa.

Le sue parole sono state: “Fabio Fazio e Walter Veltroni i nuovi sciacalli dell’informazione mediatica in cerca di ascolti. Numeri e consenso. Almeno la D’Urso era più sincera. Loro si nascondono dietro un’intellettualità ormai venduta e dimenticata in nome del proprio riconoscimento personale e lavorativo“.

Photo Credits: Ufficio Stampa Discovery; Contenuti in streaming su discovery+ (www.discoveryplus.it)