Le spiagge italiane corrono ai ripari per proteggere gli ecosistemi più fragili: ingressi contingentati e tasse di permanenza

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Le autorità locali di Sicilia e Sardegna stanno adottando misure per limitare il numero di visitatori sulle spiagge, al fine di preservare l’ambiente naturale.

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A Baunei, un piccolo paese nella parte orientale della Sardegna, sono stati introdotti limiti di visitatori giornalieri per alcune delle spiagge più belle lungo la costa. Il sindaco, Stefano Monni, ha dichiarato che la zona è prevalentemente costituita da scogliere frastagliate abitate da animali selvatici e che non può sopportare un afflusso eccessivo di visitatori.

Ad esempio, è stato disposto un numero massimo di 300 visitatori al giorno per Cala dei Gabbiani e Cala Biriala. I bagnanti dovranno quinidi prenotare il loro posto tramite l’app “Cuore di Sardegna” almeno 72 ore prima della visita. La tassa di ingresso contribuirà alla sorveglianza, al parcheggio e alla manutenzione delle spiagge.

Per accedere a Cala Goloritze, raggiungibile soltanto a piedi o in barca, si paga un biglietto d’ingresso di 6 euro. Cala Mariolu, un’altra delle spiagge più famose della Sardegna, richiede una tariffa di attracco per le barche.

Il sindaco ha sottolineato l’importanza di proteggere l’ambiente fragile di Baunei, che è stato classificato come il mare più bello d’Italia nel 2022. Inoltre, la zona è considerata un sito di interesse europeo a causa della presenza di animali protetti e specie di uccelli.

Foto: Kikapress